Archive for the Uscite Category

Interludio Stabiese | il ritorno di Andrea Betti Tibet

Posted in Libri, Uscite with tags , , , , , , , on giugno 3, 2018 by Ass Cult Press

 

Non è solo con la “Breve Antologia dal Fortòre” che Ass Cult Press ritorna. Il nostro è un ritorno doppio, triplo se consideriamo anche la ristampa di “Cani al Guinzaglio nel Ventre della Balena”.

Perché ritorna anche Andrea Betti Tibet con la sua plaquette “Interludio Stabiese”. Potremmo anche non tornare più, o ritornare tra vent’anni, e allora perché non tornare di più?

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Scritti per la Fine del Mondo – di Simone Molinaroli (razioni K #2)

Posted in Libri, Razioni K, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , on luglio 4, 2013 by Ass Cult Press

Ass Cult Press raddoppia.

Dopo l’uscita della tanto attesa ristampa de “La Felicità Terribile” di Andrea Betti esce una nuova raccolta di Simone Molinaroli (www.simonemolinaroli.org). Raccoglie testi in parte già editi (in precedenti raccolte o inclusi in antologie) e in parte inediti. Ciò che li tiene insieme,  a parte i punti metallici e l’autore, è l’essere stati usati per il progetto musicale  “La Fine del Mondo” (www.lfdm.org).

È una plaquette di 24 pagine. Il progetto grafico è di Margherita Perugi.

Lo potete osservere in foto insieme all’insalata e al radicchio.

Chi gradisse riceverne una copia può scrivere a: info[at]asscultpress.com

Segue un estratto.

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BREVE RESOCONTO D’INIZIO MILLENNIO
Gli Orsi Polari morivano di noia
ancorati all’idea di una banchisa perduta.
La bianca distesa svanita
in un disgelo anch’esso
composto con la sostanza del ricordo.
Innamorati felici
si scambiavano revolverate
correndosi incontro, moribondi,
col kit di primo soccorso
per curare interminabili ferite
di armi sconosciute.
Uomini confusi
lanciavano granate nella foschia,
il breve ridere loro furbesco
partoriva lo sgomento
che paralizza il disegno animato
nel vedere l’ordigno beffardo
rilanciato dal nemico inaspettato.
C’erano questi ed altri
ed altri ancora
che non sembravano importanti.
Addetti ai lavori in maggioranza,
funzionari e giovani di mestiere
che abusavano dell’invidia e del rancore
e non sembrarono mai capire
la loro ridicola sventura.

da “Scritti per la Fine del Mondo” di Simone Molinaroli (Ass Cult Press, 2013)

Simone Molinaroli
Tutti i diritti riservati © 2013

Scritti per la Fine del Mondo - Simone Molinaroli (2013, Ass Cult Press)

Scritti per la Fine del Mondo – Simone Molinaroli (2013, Ass Cult Press)

Sole Forte Libro Caldo | La Felicità Terribile/Zucchero Spinato

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , on giugno 18, 2013 by Ass Cult Press

Tra il cactus e la monstera deliciosa sono visibili le prime cinque copie de “La Felicità Terribile/Zucchero Spinato” estratte dallo scatolone appena arrivato. Nei prossimi giorni arriverà direttamente a casa di chi ha sostenuto l’operazione. Chi, dubbioso, malfidato, più semplicemente animato dalla speranza di un fallimento, ha atteso la fine della campagna può richiedere una copia attraverso i canali soliti.

Il libro comprende la ristampa de “La Felicità Terribile”, la raccolta inedita “Zucchero Spinato” e una pregiata postfazione a 8 mani.

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La Felicità Terribile | in anteprima la postfazione di Simone Molinaroli (4 di 4)

Posted in Libri, News, Poetry for the Masses, Uncategorized, Uscite on giugno 7, 2013 by Ass Cult Press

Questo scrive Simone Molinaroli nella postfazione a “La Felicità Terribile & Zucchero Spinato” di Andrea Betti

ATTACCARE L’ASINO  – postfazione di Simone Molinaroli a “La Felicità Terribile” di Andrea Betti

Il linguaggio è uno dei famigerati Asini del padrone. Lo si potrebbe pensare l’Asino più importante. Si suole dire che, per una vita tranquilla, esente da disturbi e agevolata dalla contiguità con una presupposta medietà dominante, è bene legare l’Asino dove vuole il padrone. Andrea Betti quell’Asino, non solo non l’ha legato, ma l’ha condotto a un abbeveratoio segreto sincerandosi che l’Asino bevesse. Che bevesse molto e non avesse a patire la sete nel lungo viaggio che l’aspettava. Hanno fatto un lungo giro e con molti anni di anticipo sul risveglio tardivo di molti, in anticipo anche sulla veglia dei pochi, insieme hanno preconizzato e profetizzato molto. Lontani dai luoghi della tecnolingua liberaldemocratica e dai suoi significati di cartone, Andrea e l’Asino sono andati al limite dell’irricevibile, del volutamente ignorato, del non più esprimibile. Decrescita felice e/o obbligata, diritti delle altre Specie e dell’ambiente, crisi economica, stato d’animo della crisi e conseguente retorica della crisi finalizzata all’accettazione passiva di ogni misura atta a disinnescarla. La catastrofe ambientale imminente, la crisi energetica, la deriva culturale, l’ignominia elevata a norma di comportamento pubblico e privato, le difficoltà delle democrazie come noi le conoscemmo o pensammo di conoscerle e il loro ripensarsi all’infinito fino all’impotenza operativa. Quel “nazismo di adesso” evocato in “Poesia Borghese” che possiamo tranquillamente censire in molte delle manifestazioni del contemporaneo. Un libro, quello di Andrea, che non trova conferma della sua bontà nell’avverarsi della sua parte profetica. Un libro che era convincente tredici anni fa ed è convincente adesso. Forte del coraggio di una scelta linguistica che scardina la resistenza della realtà “a bassa risoluzione” e della sua terribile e irresisitibile verve comica, che è propriamente ciò che lo rende altro da un edificante e profetico libro per ammaestrare folle già ampiamente ammaestrate a una terribile Felicità senza riso alcuno. È per me un grande onore e motivo di Felicità aver curato questa ristampa. Buona Lettura (se leggerete la postfazione prima di tutto il resto)

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La Felicità Terribile | in anteprima la postfazione di Rocco Traisci (3 di 4)

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on giugno 6, 2013 by Ass Cult Press

Questo scrive Rocco Traisci nella postfazione a “La Felicità Terribile & Zucchero Spinato” di Andrea Betti

UNA LINGUA NATURALE CHE NESSUNA NATURA IDEÒ  – postfazione di Rocco Traisci a “La Felicità Terribile” di Andrea Betti

… e cazzo, quando ho sentito parlare per la prima volta di Andrea Betti mi dissero che era stato il cantante dei Go Insane, un gruppo di cui avevo letto recensioni incoraggianti in qualche fanzine di merda come se ne facevano a chili nei gloriosi inizi degli anni ’90. Erano i postumi dell’ubriacatura grunge, in pieni ventanni o poco più. Era il ’95 ed ero sbarcato da qualche mese in viale Adua periferia di Pistoia, percorrendo da Castellammare di Stabia 600 chilometri verso nord per pagare il mio debito formativo con l’esercito italiano, in qualità di obiettore di coscienza in un centro per disabili. E voi non avete idea di cosa sia viale Adua a febbraio, dove per sghiacciare il parabrezza della macchina bisognava accendere il motore e lasciarlo grugnire per un quarto d’ora. Insomma, quel Betti lì dovevo conoscerlo per forza se volevo sopravvivere alla conca dell’appennino. E così conobbi Ass Cult Press, di cui feci parte e con cui passai l’anno più intrigante della mia vita. Che dire. E’ cominciato tutto lì, in via de’ Fabbri o a Follonica. E la ‘Felicità Terribile’ mi insegnò che a Burroughs mancava solo il senso dell’umorismo di Andrea. Non dirò altro sul libro. Dirò solo che il Betti è uno scrittore che disegna linguaggi, li agita, li mangia, li esprime come Fellini esprimeva il pianto a dirotto del clown. La lingua di Andrea Betti è una lingua naturale ma che nessuna natura ideò, è genio che sottace dietro volti mai apparsi a bocca nuda, è la tenera debolezza del forzuto, il superomismo tartaglione degli invicti, il crasso odor vissuto dei teneri bimbi di nessuno, l’arte del disonore di chi s’appoggia a muri di piume, la disperata bracciata dei naufraghi verso pinne di squali a forma di tette…

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La Felicità Terribile | in anteprima la postfazione di Lorenzo Giuggioli (2 di 4)

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on giugno 5, 2013 by Ass Cult Press

Questo scrive Lorenzo Giuggioli (www.dizlexiqa.com) de La Felicità Terribile di Andrea Betti.

CHI NON RIDE È PERDUTOpostfazione di Lorenzo Giuggioli a “La Felicità Terribile” di Andrea Betti

La prima volta che ho bussato alla porta di Ass Cult Press, allora come ora la miglior casa editrice sotterranea e illegale d’Italia, come tutta risposta mi è stato dato, tra gli altri, questo librino tutto nero, “la felicità terribile” di Andrea Betti.
Credo che fosse un modo per dissuadere impostori, benpensanti e moderati o addirittura per scoraggiare chiunque dallo scrivere: se lo leggerete e lo amerete come lo amo io, potrete capire cosa intendo.
Credevi nei tuoi vent’anni di essere incazzato, di saper scrivere e di avere una visione totale del mondo e ti riscoprivi una specie di chierichetto conservatore che teneva a stento in mano una penna.
Tu con le tue misere rabbie esistenziali e politiche da tarda adolescenza e questo che aveva già superato relativismo, nichilismo, speranza e pietà e ti propinava come un dato di fatto le macerie del mondo.
Dopo poche righe la coscienza, così tendente all’autostima o quantomeno all’autoconservazione, cercava un salvataggio nell’immaginazione: come sarà questo Andrea Betti, questo talentuosissimo figlio di puttana che maneggia la lingua, a poco più di vent’anni, come un Testori toscano di oggi?
Mi immaginavo una sorta di sventurato, un deforme alla Leopardi che nel buio della sua stanzetta passava il suo odiato tempo ad osservare il mondo e a detestarlo. Ma continuando la lettura l’immagine prendeva un corpo diverso: questo era il tipico postadolescente che se fosse nato in Colorado avrebbe imbracciato un mitra e sarebbe entrato in una scuola pubblica sparando all’impazzata. Probabilmente, come in ogni buona notizia che viene dall’America, alla fine si sarebbe suicidato.
Questo pensiero mi permetteva (ed ero solo al primo paragrafo) di non dover temere il confronto.
Ma era un trucco, e non sarebbe durato a lungo.
Ed infatti, all’altezza di “tutto il nulla…” l’immagine smetteva di funzionare e si caricava di nuove eventualità: Questo Betti poteva entrare in una scuola del Colorado ma alla fine non si sarebbe suicidato, e si sarebbe proclamato innocente.
O avrebbe sparato con armi finte, tanto per seminare terrore e poi ridere di chi se l’era fatta addosso.

O, proseguendo nella lettura, avrebbe sparato con pistole ad acqua, o si sarebbe messo in coda per iscriversi alla prima liceo, o avrebbe cantato a tutta voce “Bela Lugosi is dead”.
Conoscere Andrea è stato un sollievo. Perchè lui è tutto questo (a parte il deforme alla Leopardi) e molto altro: dategli del napalm e vi farà ammazzare dal ridere.
Sono (terribilmente) felice che si ristampi questo libro, mi aiuterà ancora nei miei distinguo nel genere umano: chi non ride è perduto, tristo e non sta capendo un cazzo.

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La Felicità Terribile | in anteprima la postfazione di Caterina Tritto (1 di 4)

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on giugno 4, 2013 by Ass Cult Press

Ormai ci siamo. “La Felicità Terribile & Zucchero Spinato” di Andrea Betti è sulla via della ristampa. Per ingannare l’attesa, possiamo leggere cosa, di quel libro, hanno scritto nella postfazione a 8 mani gli amici di Andrea Betti. Per cominciare, Caterina Tritto:

È FINITA UN’EPOCApostfazione di Caterina Tritto a “La Felicità Terribile” di Andrea Betti

Bene, ogni volta che leggo La Felicità Terribile mi sento una ritardata e capiterà anche a voi cari miei.
Per questo ho deciso di astenermi da una prefazione ma elencherò quello che questa opera stra-ordinaria mi ha evocato:

Lo struggimento di Alphaville [Jean-Luc Godard, film del 1965] e di conseguenza Capitale del dolore [Paul Eluard], le atmosfere dark dei Joy Divison, Giacomo Balla e la velocità astratta, il filosofo Henri-Louis Bergson – credere nei dati immediati della coscienza -, il movimento arte nucleare dove “ La verità non ci appartiene: è dentro l’atomo”, Don Backy e Frank Zappa allo stesso tempo, la fotografia di Victor Cobo nel senso di estraniazione, decadenza, duplicità del reale e poi il concetto di felicità nella sua estensione, dall’antica Roma di Seneca e l’autocoscienza di sé all’approccio positivista di fine ottocento con il farmacologo e psicoterapeuta francese Emile Coué, che ideò il principio dell’autosuggestione cosciente. Ho pensato anche a John Keats, il grande poeta romantico inglese, il quale diceva che il vero genio esiste solo nella capacità di essere negativi. Ho pensato a troppe cose. Cercatele pure voi. Il libro di Andrea Betti è un viaggio allucinante, un trip semantico, in cui la ricerca della felicità può sembrare un concetto di branding, che poco a poco è stato applicato alle persone. E come si arriva ad essere felici? Cambiando prospettiva: accettando il fatto che nella vita serve l’alternanza. Eventi positivi e negativi. Le tecniche per arrivare a questa saggezza semplice le hanno inventate gli antichi. Il memento mori non era altro che la coscienza della mortalità accettata come fatto, ed elevata a motivazione per essere felici.

Io, personalmente, ringrazio l’amico ed autore, con cui ho sperimentato indimenticabili momenti di alternanza.

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The Box – da Zucchero Spinato di Andrea Betti

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , on aprile 21, 2013 by Ass Cult Press

Dal libro “La Felicità Terribile/Zucchero Spinato” ormai quasi pronto da mandare in stampa un brano in anteprima.

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The Box

l’ordine è l’archiviazione del caos, le incognite irresolubili in ordine alfabetico.
la catalogazione di rifiuti e la loro suddivisione in materiali 
affini. l’ordine è la rasatura completa degli organi sessuali, la testa, il pube, la lingua. l’ordine è l’unghia limata, la genesi di scorie, il loro ordinato accumularsi sulla bocca del cuore. l’ordine è la calma innaturale
di chi è scampato al legittimo tentativo di autodistruggersi. è il sonno dopo che hai pianto. è il silenzio dopo un grido.
è un pacco sigillato in fondo allo stomaco che ci si affretta a spedire.
l’ordine è il peso pesato. la valutazione del rischio. la previsione del chiromante dell’alta finanza. l’ordine è in giacca blu e non suda, non si
macchia di caffellatte, non sbrodola, non inveisce, ma compostamente approvala mozione che non comprende. l’ordine è il sudicio sotto il tappeto, la
riga in bagno, l’attenta analisi delle superfici interessate, la rimozione del dato, la cancellazione della memoria, il lavaggio che sposta altrove lo sporco.
l’ordine è la volontà di un uomo che decide di interrompere un’onda anomala con uno sputo (controvento).
l’ordine è la depressione armata. 
l’ordine è la pistola nascosta nel borsello accanto al santino. l’ordine è l’operazione più inutile e indispensabile che quotidianamente metti in atto. 
l’ordine è il paletto che abbiamo messo vicino al precipizio. il ponte sospeso. la   griglia che misura.
l’ordine era: alzarsi presto al mattino e gioire del nuovo giorno,
 respirare, non aver bisogno di nulla. 
l’ordine era: catalogare il mistero e rispettare il destino, coprire le distanze un passo per volta, senza agitarsi. 
l’ordine era: trovare un accordo prima della scadenza del termine.
 l’ordine era: tenere un diario senza rileggerlo. 
l’ordine era: fare una cosa, anche per un minuto, una cosa importante e vitale, ma farla. 
l’ordine era: dormire accanto a me stesso e chiedergli perdono. 
l’ordine era: rimuovere le entità dannose senza ucciderle. 
l’ordine era: allargare le gambe durante la perquisizione che mi stavo facendo, e insistere sul cazzo! 
l’ordine era: non indossare MAI la paglietta, non andare MAI dove sono andati tutti per poi tornare. 
l’ordine era: eliminare ogni traccia di edonismo. 
neutro e invincibile adesso. purificato dall’attraversamento del bosco in piena stagione di caccia, giunto illeso al tempio dell’Inscindibile Cordone Ombelicale, rasato. 
Rasare tutto! Merda! Rasare ogni orpello, rasare ogni legame dannoso, estirpare ogni segno evidente di collusione col fallimento umano, diventare produttivo, svegliarsi all’alba e correre nudo nei torrenti ghiacciati, ascoltare solo fanfare militari, disprezzare…macchè…non è così.
 c’è questo piccolo batterio fascista che dovrebbe essere inoculato fin dalla più tenera età per ritrovarsi vaccinati da ogni tirannia. Il rischio di cadere nell’intolleranza è grande adesso, la carne è piena di paura, il sangue ribolle di urli non fatti, le mani tremano pugni non dati. 
le elemosine di carezze hanno frollato l’anima e il sangue, stanno 
allestendo psicopatici e tossici un po’ ovunque, le abili mani di sarte depresse tagliano il completo da far indossare alla salma. le famiglie fuggono in cima alla montagna, dove c’è l’aria buona dicono. dicono anche che bisogna riavvicinarsi alla natura. Saggiamente lei, appena ci vede, scappa.

16 marzo 2013 | La Felicità Terribile | lospazio – Pistoia

Posted in Libri, Poetry for the Masses, Uscite with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on marzo 11, 2013 by Ass Cult Press

Sabato 16 marzo alla Libreria Lospazio di via dell’Ospizio Andrea Betti, David Napolitano, Simone Molinaroli e Cecilia Lattari accompagnati dalla chitarra dal valente Alessio Chiappelli, presenteranno il progetto di crowdfunding finalizzato alla ristampa de “La Felicità Terribile” di Andrea Betti.

A tutti gli amici e sostenitori verrà offerta una gustosa merenda vegan con biscotti e stuzzichini creati da Irene delle 3 civette.

+ MediaEVO – fotomontaggi di straziante attualità realizzati da Andrea Betti

Sarà possibile prenotare una copia del libro e per chi avesse precedentemente prenotato sul portale Produzioni dal Basso (www.produzionidalbasso.com) pagare la propria quota senza passare attraverso i normali canali di trasferimento.

Tutto quello che c’è da sapere:
16 marzo 2013
dalle ore 17 presso
Lo Spazio di via dell’ Ospizio
via dell’ospizio 26/28 – Pistoia
lo-spazio@libero.it
057321744

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La Felicità Terribile – aggiornamento 01

Posted in Libri, Uscite with tags , , , , , , on gennaio 8, 2013 by Ass Cult Press

Carissimi
dopo alcuni giorni dall’inizio della campagna per “La Felicità Terribile” siamo arrivati a 18 copie prenotate.
Non siate timidi e non abbiate timore del libro di Andrea Betti. La sua potenza porterà “rischiaramento” nella calca di dubbi, paure, visioni contrastanti che appestano la vostra realtà.

Finanziate, una volta tanto, qualcosa di davvero autentico, che non appartiene a correnti, ideologie, religioni, gruppi di potere, stili e mode.

Contribuite alla buona riuscita del progetto e sostenete la campagna di finanziamento. E diffondete la notizia.

questo il link per sostenere il progetto: http://www.produzionidalbasso.com/pdb_1834.html

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